Posta su di un livello altimetrico compreso tra 600 e 700 m s.l.m è uno dei maggiori bacini idrogeologici del Sud Italia, situato su un altopiano carsico, con una piovosità di 1500 mm/anno.
Rientra completamente nel comune di Volturara Irpina, ed è fonte oltre che di preziosa acqua che alimenta gli acquedotti pugliese e del napoletano, di pascolo per la fiorente pastorizia locale, e terreni fertili per la produzione dell’ottimo fagiolo quarantino doc di Volturara.
Le acque di ruscellamento e degli impluvi naturali (il principale è il torrente Sava) sono drenate in un inghiottitoio naturale, la Bocca del Dragone, impostato su una zona cataclastica originata da una faglia. Quando le acque di corrivazione superano la massima capacità di drenaggio dell’inghiottitoio (circa 0.540 mc/s), nella piana si forma un lago a carattere stagionale: sui 4300 ettari della piana, al massimo 200 ettari sono interessati da questo fenomeno. Intorno alla fine degli anni ’70, nel punto più depresso della piana, è stato realizzato uno stagno impermeabile con un diametro di circa 15 metri nel quale confluiscono le acque di ruscellamento, le acque del torrente Sava (quando non è in secca) e l’effluente dell’impianto di depurazione delle acque reflue urbane provenienti da un vicino centro abitato (Volturara Irpina). Se le acque reflue, da una parte, costituiscono una fonte puntuale di inquinamento per le falde idriche, le attività agricole e zootecniche, dall’altra, contribuiscono in maniera diffusa all’inquinamento.
La circolazione idrica sotterranea del bacino si esplica a due differenti livelli attraverso una falda profonda di base, situata nei calcari fratturati del massiccio carbonatico dei monti Terminio e Tuoro ad una profondità di circa 140-190 m, e attraverso una serie di falde sospese superficiali localizzate nei materiali piroclastici semicoerenti e nei depositi limnopalustri, a circa 10 m di profondità dal piano campagna. Le acque profonde della Piana del Dragone esercitano una notevole influenza sul regime e sulle portate di importanti sorgenti tra cui quelle di Cassano Irpino